Di Vincenzo Brancatisano
Bisognava prendersela con i Ladroni e invece molti si sono accaniti contro il Crocifisso. E mentre si perde tempo in chiacchiere con riforme istituzionali incomprensibili cui i cittadini non sono interessati in questo momento c’è chi riesce pure a fare affari in questo momento di crisi finanziaria. Mentre lo Stato fa presente ai sedicenti rappresentanti dei lavoratori della scuola che è disponibile a concedere venti euro al mese di aumento in occasione del rinnovo del contratto collettivo, e mentre i precari dello Stato piangono in attesa di licenziamento, arriva la manna per i precari di Religione, come si evince dal documento pubblicato in fondo a questa pagina. Nel frattempo, come se non bastasse, il Miur contesta i precari che chiedono per via giudiziaria il riconoscimento degli scatti di anzianità, nonostante la sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee e quella di alcuni Tribunali italiani che hanno già consentito a molti di ottenere la progressione di carriera. «Il rapporto che si instaura tra il docente supplente e l’amministrazione scolastica – scrive il Miur – ha caratteristiche del tutto peculiari, caratterizzato dalla necessità di garantire , attraverso la continuità didattica la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo». E ancora: «Il rapporto di lavoro del personale scolastico supplente è regolamentato da distinti contratti di lavoro, che possono riferirsi anche a supplenze annuali o fino al termine delle lezioni, che, se anche conferite allo stesso docente nell’immediato anno scolastico successivo, non traggono origine dalla precedente nomina e non costituiscono una prosecuzione senza soluzione di continuità del rapporto di lavoro, ma traggono origine da diversi provvedimenti, determinati da distinte procedure di nomina discendenti da apposite graduatorie di aspiranti. E’ da ritenere quindi che le caratteristiche particolari del rapporto di lavoro del supplente con l’amministrazione scolastica giustificano la mancata previsione di una progressione di stipendio legata alla prestazione del servizio, caratterizzata dalla precarietà e discontinuità della prestazione stessa». Con le scuole che lasciano incustoditi i minorenni per mancanza di docenti sostituti nelle assenze dei colleghi e con i presidi che stanno ordinando di lavare i bagni un giorno sì e uno no per risparmiare, Tremonti concede ai docenti precari di Religione gli scatti negati ai precari della scuola voluta dalla Costituzione. Altro che Crocifisso. Dove sono i sindacati?
domenica 14 febbraio 2010
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